Il refettorio è più del semplice spazio di consumo del pasto nella refezione scolastica. È soprattutto un luogo educativo fondamentale nella costruzione della relazione con il cibo, nella promozione della salute e nella condivisione con gli altri.
È importante quindi che sia vissuto dal bambino come ambiente accogliente, colorato e a sua misura.
Porre attenzione allo spazio-refettorio e viverlo, concretamente e metaforicamente, significa dare valore al momento del pasto condiviso, che si configura come un’opportunità educativa delicata e cruciale per il bambino.
Il refettorio diventa pertanto non solo il luogo fisico dove condividere con i compagni un momento di convivialità, ma un’opportunità dove l’interazione, la condivisone e il gesto semplice, a volte percepito come routinario, di “ritrovarsi a mangiare insieme” apre direttamente e indirettamente numerose possibili piste a percorsi ed esperienze, individuali e collettive.

Il refettorio scolastico è un luogo di scambio bidirezionale in cui il bambino riceve e dà. È uno spazio fisico che rappresenta un crocevia di piccole esperienze, di scoperte condivise attraverso l’assaggio di nuovi cibi, scambio di vissuti quotidiani.
È un luogo animato dal giocoso vociferare dei bimbi, dai “suoni” che scandisce il mangiare insieme quotidiano, dalle risate fragorose, dai composti chiacchiericci, delle buone maniere, dalle corse verso i tavoli per sedere accanto all’amico e dalla scoperta del cibo attraverso l’assaggio di nuovi sapori.
Per queste ragioni, il momento del pasto, che a scuola si realizza nello spazio-refettorio, è fondamentale in quanto eccezionale opportunità educativa basata sull’esperienza e sulla relazione.